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In questo numero de L’Angolo del Webmaster lascio quindi penna e calamaio al formidabile duo di cui sopra, protagonista nei rally del periodo negli abitacoli delle piccole ma cattive A112, per una testimonianza squisitamente nostalgica che accompagnerà il lettore nelle pieghe di un automobilismo d’altri tempi, non casualmente infarcito di appassionanti vicende umane e sportive.
Il prestigioso marchio dello Scorpione ha da sempre affascinato i cuori più duri tra i patiti del motorsport, e non deve pertanto sorprendere se leggendo le seguenti note compilate dalla coppia Alberi-Cressi e osservando l’esclusivo supporto fotografico, a qualcuno scenderà qualche innocente lacrimuccia. (I.D.)
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Come ci disse un grande navigatore, un buon pilota deve passare per il liceo prima di andare all’università: ecco spiegato in poche parole cosa rappresentò alla fine degli anni 70 e fino alla metà degli anni 80 il Trofeo A112 Abarth. Una scuola di rally, un’officina di campioni, un passaggio obbligato per diventare ottimi piloti e navigatori del calibro di Michele Cinotto, Luigi Il Dottore Tabaton, Franco Cunico e molti altri che a tutt’oggi affrontano a distanza di anni gli stessi percorsi di ieri.
Eccole le splendide Abarth 112. Piccole, grintose, invitanti ma allo stesso tempo impegnative e abbordabili per tutti i ragazzi che ieri come oggi ma con altre vetture monomarca si cimentavano e si cimentano indifferentemente sulle piste o sulle strade, con i rally o in pista. All’interno di questi gruppi che seguivano in coda l’ultima giornata di gara nazionale, internazionale e anche al Mondiale come Sanremo.. un mondo a sé, fatto di prove, di capottamenti, di risate, di scherzi.. di momenti consegnati alla storia.
Insomma, una bella famiglia che si muoveva spesso in gruppo con i muletti scassati per andare a consumare i percorsi da rally di notte, quando non di giorno con le gomme usurate al massimo, fino a vedere le tele ,con le taniche di benzina dietro il sedile, tutto allo scopo di provare e riprovare. Ecco in poche parole la descrizione di un mondo da non far morire ma da celebrare a distanza di molti anni, con tutto ciò che ha comportato.. sacrifici, lacrime, sudore e gioie immense.. facciamo un gruppo!!! In pochi di noi ci siamo già visti, eppure il divertimento non è mancato e abbiamo pensato di allargarci.. nulla di più.. abbiamo fatto storia.. fidatevi!!
Questo scrivevamo prima, e cosi è stato a luglio e poi il 3 dicembre 2009. Ci siamo ritrovati più ringalluzziti che mai e subito sembrava ieri. Profumo di terra e odore acre di macchina da gara di notte, uno a uno in fila indiana, aspettando il segno del cinque-quattro-tre-due-uno.. via! Non è cambiato nulla: il 3 dicembre, dopo trent’anni, abbiamo rivisto i volti dei nostri stessi amici, abbiamo riso, guardato insieme le foto, raccontato aneddoti e battute, ricordando i nomi classici delle ‘speciali’. Pala Balzana, Ronde, San Romolo e molti altri. Le prove di allora, le assistenze, i trasferimenti tirati. Subito ci è venuta voglia di rifare qualche cosa.. rispolverare le nostre vecchie A112 per magari andare a fare un rally storico.. carichi dei nostri sogni che sembrano non avere mai fine.
Il prossimo appuntamento è a maggio, quando organizzeremo una partita di calcio e troveremo chi sfidare nel frattempo.. correre insieme come allora con gli amici-rivali, pronti a combattere sulle strade ma anche a condividere emozioni e scherzi tremendi. Il nostro mondo era ed è tuttora fatto di questa adrenalina, grazie anche alla presenza di sane amicizie che non si sono sbiadite nel tempo, rafforzando piuttosto i nostri convincimenti riguardo all’utilità di continuare a crescere insieme.
Paola Alberi
Michela Cressi
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